L’art. 27 della nostra Costituzione recita che le pene ‘devono tendere alla rieducazione del condannato’; oggi, in Italia, la percentuale di recidiva per gli ex detenuti è stimata intorno al 70%. Questi due dati ci impongono di valutare altri possibili approcci educativi che si possano sperimentare dentro e fuori dagli istituti di pena, e che non conducano ad una de-umanizzazione del soggetto, incapace poi di re-integrarsi all’interno della società.
Cosa è la giustizia ripartiva? Perché si discute tanto del modello della Casa di Reclusione Milano-Bollate? Cosa ha di particolare questa struttura i cui principi sono: responsabilizzazione dei detenuti, vigilanza dinamica tra questi e forte integrazione con il territorio? In cosa consistono i nuovi modelli rieducativi attuati nelle carceri?
È a queste domande che si cercherà di rispondere nel corso della conferenza che avrà luogo lunedì 20 marzo alle ore 20.45 presso il salone del Collegio Marianum.
Ad intervenire saranno importanti e competenti figure, coinvolte in prima persona in queste sfide.
Si avrà il piacere di ascoltare il Dott. Massimo Parisi, direttore della Casa circondariale di Bollate, il quale spiegherà i meccanismi e le modalità tramite cui si sviluppano i nuovi processi rieducativi all’interno del carcere.
Specialista in materia, sarà presente anche una docente dell’Università Cattolica, la Professoressa Claudia Mazzucato. Con lei verrà approfondito il tema della giustizia riparativa.
Infine, il Dott. Ciro Cascone, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, porterà la sua esperienza nell’ambito della giustizia minorile e dei traguardi che la giustizia riparativa ha registrato in questo settore.
Si avrà così l’occasione di analizzare e studiare la giustizia umana e i suoi metodi d’avanguardia, con una particolare sensibilità verso aspetti che si è soliti tralasciare o non tenere in debita considerazione.
A cura di Maria Chiara Basilici e Rossella Savojardo
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