Carlo, Margherita, Andrea e Sofia. Quattro persone, un matrimonio, il fascino del proibito. Marco Missiroli classe ‘81, dopo Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli, 2015), torna in libreria con Fedeltà (Einaudi, 224 pp.).
La storia di Carlo e Margherita sembra perfetta. Il loro focolare domestico è alimentato da una complicità singolare. Tra di loro la fiducia reciproca è combinata alla libertà (quasi) assoluta, che permette loro di confessare anche le fantasie più nascoste. La loro vita si svolge tra le vie di Milano, lei agente immobiliare con una laurea in Architettura, lui prof. di Letteratura, da sempre aspirante scrittore.
Tra di loro tutto bene fino al malinteso: Carlo viene beccato in una situazione ambigua con una studentessa e l’equilibrio con Margherita comincia a vacillare. Entrano in gioco Sofia da un lato e Andrea dall’ altro. Quattro protagonisti: le loro vite e le loro storie che si incontrano, si legano, si intrecciano, si allontano per poi ricongiungersi. Cosa succede quando il dubbio si insinua in una fiducia che sembrava indistruttibile? Si può parlare di maleficio e non di beneficio del dubbio?
Un Bildungsroman di ragazzi non più giovani, un romanzo di formazione che continua anche da adulti. Missiroli propone continue riflessioni su dei temi fondamentali che riguardano ognuno di noi. Istiga il lettore a porsi delle domande sulla crescita e sul coraggio di affrontare le scelte importanti della vita, quelle che determinano il vero cambiamento. Ma se ti spaventa il cambiamento cosa fai? Cos’è di per sé la fedeltà? E il tradimento?
Tra sindrome di Peter Pan, fuga dai problemi ed eventi che pongono i protagonisti di fronte a delle scelte, il libro scorre veloce con la penna versatile e sempre originale di Missiroli.
Agnese Lucia Ialuna
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