Lo scorso quattro giugno, presso il Collegio Marianum, si è tenuta la Messa per la salvaguardia del Creato, un’occasione nella quale tutte le studentesse, insieme alla Direzione, hanno potuto dedicare un momento di raccoglimento al ricordo delle sorti del Pianeta, andando a rivisitarne le origini che nelle Sacre Scritture sono narrate.
La Messa si è suddivisa in tre momenti: il primopresso la Sala Gornati, il successivo presso il giardino, concludendosi poi in Cappella, con canti e letture che hanno rievocato la Creazione, l’armonia e il rispetto degli elementi naturali, in contrasto ad una società odierna del tutto immersanel consumismo delle cose materiali.
Le diverse Letture sottolineano la necessità di fermarsi ad osservare i Prodigi della creazione e i suoi mutamenti, rispettandone l’origine e andando contro gli sprechi delle risorse verso un rispetto del bene comune, insieme a quella che oggi si potrebbe vedere come una coscienza ecologica e civica partecipata, nella quale il bene del Pianeta deve essere esercitato da ogni singolo individuo, senza cadere in deleghe dannose.
I Canti ricordano come tutti i Doni della Creazione siano nostri in quanto noi siamo figli di Dio, rimarcando di nuovo la nostra responsabilità verso le risorse del Pianeta, oggi a rischio in quanto ne abbiamo abusato sino ad esaurirle, mettendo in pericolo l’equilibrio del clima, degli ecosistemi e la nostra stessa sopravvivenza. Occorre ritornare alla sostanza delle cose, non dimenticando che sono gli elementi naturali che ci consentono di vivere il Pianeta, alle quali vanno sì affiancati gli avanzamenti tecnologici e scientifici, ma senza che questi vadano a deturpare un equilibrio che è proprio della Terra e che le permette di rigenerarsi e rinnovarsi.
La Messa ha permesso ai partecipanti di ritagliarsiun momento per ritornare in contatto con quegli elementi della vita quotidiana che spesso non vengono notati, o dati per scontati e certi: rievocando la Creazione di acque e venti, la presenza di animali e piante, si è voluto riportare il singolo individuo verso un vivere più consapevole, rispettoso e pronto alla convivenza con le risorse e gli altri esseri viventi, e non al loro indiscriminato sfruttamento. Rimarremo tutti noi custodi di un “misterioso disegno” del quale forse non comprenderemo appieno il significato, ma del quale saremo comunque custodi e testimoni.
Articolo a cura di Flavia Ravara
Immagine in evidenza a cura di Sara Genghi
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