Isolation

La grande onda di Kanagawa sembra travolgere con calma apparente l’ineluttabile lavoro dei pescatori, noncuranti degli artigli di schiuma. Eppure le barche legnose ondeggiano nell’incessante tumulto, protetto dal vulcano che si staglia imponente, quasi a lasciar cadere dei fiocchi di neve che tornano a confondersi nel blu dell’oceano. L’immagine che riempie l’intera scena ritrae il mare della Sicilia in una giornata afosa e nuvolosa di agosto, uno di quei rari momenti in cui il mare si ricongiunge col cielo. Tutto è immobile, il silenzio è assordante e resta fermo anche tra gli ispidi arbusti della natura selvaggia. Tutto è fermo come appare il mondo attorno ai nostri occhi durante queste giornate di isolamento. Quasi a invitarci con speranza a lottare per ritornare a sentire il rumore delle onde infrangersi su quelle rocce, per remare di nuovo verso i propri sogni, per sconfiggere quel virus che cerca di attanagliare ogni giorno la nostra vita.

A cura di Federica Ligotti

 

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