Anche in guerra può nascere un fiore

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Quello del 2020 doveva essere un inizio come tutti gli altri, con i suoi tradizionali buoni propositi, e il racconto lontano di un pericolo che non sembrava poter colpire il nostro Paese che ancora cerca di resistere.

Tuttavia, in quella che è una battaglia che quotidianamente si ripropone a livello globale, l’Italia, evitando di cadere nel panico o nella disperazione, è riuscita a trovare un amico solidale nella Cina, già in vantaggio per aver affrontato prima di noi questa situazione.

Il popolo cinese non si è limitato a cercare di guarire le proprie ferite, ma ha subito teso la mano alla nostra nazione,tanto lontana, sia culturalmente che geograficamente. All’indomani dei primi successi ha condiviso con noi la suapreziosa esperienza, tanto in termini di ricerca scientifica, quanto nella gestione dell’emergenza sanitaria.

Il 2020 doveva anche essere l’anno di avvio della “Nuova via della seta”, un progetto che mira a costruire un ponte culturale, economico e commerciale tra Italia e Cina, e instaura una nuova alleanza tra le due nazioni. Ebbene, che cosa ci dice tutto questo? La Cina non ha esitato a dare prova della già consolidata amicizia con il nostro Paese, sostenendoci in un simile momento di bisogno, adimostrazione di come l’unione di questi due popoli si fondi già su solide basi e sia auspicabilmente in crescita in futuro.

Tale occasione di incontro non adombra le diversità esistenti fra le due nazioni, ma rappresenta un’occasione di sintesidelle rispettive culture, in cui ognuna delle parti cerca di comprendere e fare proprio ciò che di diverso c’è nell’altra, maturando in una crescita reciproca.

Queste parole mi riportano alla mente la realtà del collegioMarianum in cui vivo ormai da alcuni mesi, un luogo dove la convivenza porta con sé l’occasione di confrontarsi, dibattere e dove a fine giornata ci si scopre arricchiti.

Questa esperienza ci chiama a riflettere sul tema della solidarietà come successo che parte dal nostro piccolo, dal quotidiano, ma che può raggiungere anche il contestoistituzionale, come ci ha ricordato la delegazione cinese arrivata da poco in Italia, Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino”.

 

A cura di Irene Paddeu

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