In occasione della Domenica delle Palme, vigilia della Settimana Santa, proponiamo un percorso di riflessione guidato da Don Roberto, docente di Teologia presso l’Università Cattolica nella sede di Piacenza e presso la Facoltà Teologica di Milano, che commenterà per noi i tre grandi Vangeli della Quaresima Ambrosiana: la Domenica di Abramo, del cieco nato e della resurrezione di Lazzaro.
Iniziamo quindi con la Domenica di Abramo, un Vangelo consolatorio che assume un significato estremamente attuale in questa particolare Quaresima. Il legame imprescindibile fra la Legge e la Vita è messo in discussione dall’indagine sulla portata piena dell’esistenza umana.
Paolo usa parole molto forti nella lettera ai Galati, mostrando come in realtà Gesù ci abbia riscattati dalla maledizione della Legge. Perché allora il legame tra legge e Vita deve apparire come mortifero? Troviamo la risposta sempre nelle parole di Paolo, il giusto per la Fede vivrà. C’è di più oltre la legge e la morsa che la lega alla vita. Prima che venisse la Fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la legge, in attesa della Fede che doveva essere rivelata (Gal 3, 23). Con la morte in croce (Maledetto chi è appeso al legno – Gal 3, 13) e la Resurrezione, Cristo rompe questo legame e apre uno spiraglio di sp eranza. È il sacrificio della vita contro una legge.
Il Vangelo sembra volerci aiutare a interpretare il particolare momento in cui ci troviamo. Nel rispetto della legge che tutela la nostra sicurezza, dobbiamo guardarci dal mortificare il legame tra giurisprudenza e salute perché c’è di più. La vita non è solo bíos, vita organica, la nostra è esistenza e in quanto tale deve essere arricchita di senso e pienezza.
[Es 34, 1-10; Sal 105 (106); Gal 3, 6-14; Gv 8, 31-59]
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