Itinerari di Pasqua – Il grande silenzio

Il Sabato Santo è il tempo dell’attesa silente ma speranzosa, muta ma non rassegnata, silenziosa ma non sconfitta. È un silenzio non sterile ma gravido di vita, è un silenzio carico di emozioni, di drammaticità, di meditazione. Infatti, Il silenzio è come un seme morto che caduto sulla terra piano piano germoglia.

Osservando il dipinto “L’impero delle luci” di Magritte possiamo notare un cielo azzurro e rassicurante con nuvole bianche che sembra proprio quello di un orario mattutino contrastato dalle masse nere e buie degli alberi, accentuati ancora di più dalle luci accese come se fosse già sera o notte. Un’immagine ambigua e confusionaria che sta a rappresentare un po’ gli animi di noi cristiani in questa giornata di buio nell’attesa di veder Gesù risorgere.

Il Sabato Santo è un giorno di silenzio, un giorno di attesa e di riflessione.

Questo silenzio, questo buio, ci fanno paura così come ci fa paura il difficile periodo che stiamo vivendo a livello mondiale.

Ci sono coloro i quali la vita è stata drammaticamente stravolta, coloro che combattono in prima linea ed altri che fanno il proprio dovere attendendo, sperando, pregando.

La salvezza è inattendibile.

Nessuno sa quando terminerà questo Sabato Santo e inizierà il mattino di Pasqua, così come nessuno sa quando terminerà questa sofferenza e inizierà la gioia.

Ci troviamo in bilico, tra la speranza che Cristo risorga e il timore che, invece, nulla accada e il buio permanga.

Citando le parole di Don Roberto: il nostro compito ora, è quello di stare di fronte al silenzio, e fare ciò è prova di coraggio.

Sappiamo, però, che nel profondo del sepolcro si prepara il mattino di Pasqua.

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