SERIE TV E FILM: ECCO COSA HO GUARDATO DI RECENTE

Viviamo in un mondo abituato all’azione, al movimento, alla frenesia, ai gesti meccanici compiuti quasi senza riflettere; ora ci troviamo di fronte ad una delle sfide più grandi del nostro secolo: rimanere fermi. La crisi non deve essere necessariamente intesa come distruzione dell’ordine costituito ma può essere rivoluzione, un punto di partenza per pensare e ripensarci.

#iorestoacasa e guardo un buon film, ecco qualche titolo che tutti dovremmo poter annoverare nella nostra cineteca personale.

Il tagliagole- C. Chabrol

Un titolo macabro che lascia presagire una trama altrettanto macabra. A Tremolat, una ridente cittadina nella campagna francese, durante i festeggiamenti di un matrimonio, Hèlènestringe amicizia con il macellaio Popaul, reduce dalla guerra. L’uomo cerca nel rapporto con Hèlène la pace che tanto desidera anche se la donna non è disposta a trasformare il rapporto di amicizia con Popaul in una storia d’amore. Il ritrovamento di due cadaveri di due giovani donne e di un indizio decisivo instilla in Hèlène il dubbio che il premuroso amico non sia chi dice di essere.

Claude Chabrol mette in scena l’ossessione per il sangue, un thriller coinvolgente che lascia anche il più scettico degli spettatori con il fiato sospeso; il tutto accompagnato da magistrali riprese di paesaggi della campagna francese, confermando Chabrol un cineasta innovativo capace di parlare senza proferire parola, solo attraverso la macchina da presa.

BoJack HorsemanRaphael Bob-Waksberg

Uno dei gioielli di casa Netflix, serie tv animata per adulti ambientata in una fittizia Hollywood abitata da animali antropomorfi. Il protagonista è Bojack Horseman, un cavallo ex star della sit-com anni ’90 “HorsinAround” che vive sulla scia della sua fama senza concludere nulla di concreto che non siano feste, alcool e droghe. Nel corso delle puntate vediamo Bojackfare i conti con la sua inconcludenza, la sua vita sregolata, la sua indisponibilità emotiva, il suo cinismo e il rapporto disfunzionale con i suoi genitori.

Una serie comedy irriverente che nasconde bene il suo lato drama: se da una parte ridiamo delle battute di Bojack dettate dalla sua misantropia, dall’altra scorgiamo il dolore che prova nell’essere, a detta sua e delle persone che lo circondano, una persona orribile. Il morale? La vita va avanti sempre e noi non possiamo che prendere atto della nostra immanenza.

ParasiteBong Joon Ho

La lotta di classe è nei nostri cinema. Il regista coreano di “Okja” ci regala un’affascinante panoramica sulla realtà e sull’uomo, la storia di una famiglia che vive nella periferia di Seoul e dell’inganno magistralmente orchestrato ai danni di una famiglia alto-borghese. Un mix di generi che va dal dramma al thriller, senza tralasciare una critica sociale elegantemente velata. Lo spettatore non può che sentirsi piacevolmente spaesato dalla trama, ma al contempo empatizza con tutti i personaggi: dal padre che si improvvisa autista alla ricca e ingenua signora che gestisce le finanze familiari. Il film ci lascia con un interrogativo: chi è il parassita di chi? Siamo dinnanzi ad una situazione in cui gli uomini lottano contro altri uomini, non esiste più ricchezza o povertà, esiste solo la guerra che gli esseri umani conducono contro altri esseri umani.

Death Note- Tsugumi Ōba

Un anime horror basato sull’omonimo manga, un’opera a tratti distopica che narra le vicende di Light Yagami, un geniale ragazzo delle superiori. La storia prende il via con il ritrovamento di uno strano quaderno “della morte” da parte di Light e da qui vediamo l’evolversi della psiche del protagonista che presto si imbatterà nel famigerato Elle, un giovane detective geniale che rappresenterà la nemesi di Light.

Una narrazione angosciante che si sposa perfettamente con il genere horror/crime dell’anime, il desiderio di un mondo migliore che si tramuta nella costruzione di un luogo spaventoso, in cui nessuno può sbagliare e una ricerca incessante che ci accompagna fino all’ultima puntata.

Consigliato agli amanti dell’animazione giapponese e dell’horror distopico.

A cura di Sara D’Annibale

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