“PER AMORE DI CONOSCENZA”: IL MESSAGGIO DI SPERANZA CHE PORTIAMO A CASA DALLA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEI COLLEGI

Si è conclusa con la celebrazione eucaristica in occasione della Giornata Universitaria la seconda edizione del Festival dei Collegi tenutasi presso la sede romana del nostro Ateneo. Sono state quattro giornate ricche di impegni ed emozioni, pregne di momenti di riflessione ed apprendimento alla continua scoperta di noi stessi e dell’altro. L’ evento di apertura del Festival ha visto come protagonista il giornalista e scrittore Paolo Borrometi che ha interagito con gli studenti, raccontando il proprio percorso professionale e personale. La storia di Borrometi è un racconto di resilienza, coraggio e forza di volontà ma prima di tutto è una storia d’amore. Non saprei trovare parola migliore per riassumere ciò che lega il dottor Borrometi al mondo del giornalismo d’inchiesta. Egli, per amore della verità, ha scelto di non rimanere inerte e passivo innanzi ad una delle grandi piaghe che affliggono il nostro paese: la mafia. Borrometi ha sacrificato la propria libertà per dar voce agli imprenditori siciliani, vessati da un sistema criminale sin troppo presente nella sua amata Sicilia. Borrometi ci insegna che la vera sfida per ognuno di noi sia quella di cercare la propria strada, scegliendo deliberatamente di non scendere a compromessi. Ripensando alle parole del giornalista mi torna in mente l’etimologia del verbo “desiderare” letteralmente “sentire la mancanza di qualcosa” perché è solo quando ci si rende conto che qualcosa ancora manchi, che si possa fare di più che si inizia a vivere il proprio lavoro e più in generale la propria vita come una missione.

La seconda giornata si è aperta per noi studenti con la partecipazione a workshop tematici che ci hanno permesso di approfondire temi di stringente attualità guidati da esperti. Ho scelto di partecipare al gruppo di lavoro che ha affrontato sotto molteplici punti di vista il tema dell’etica globale guidato dal dott. Alessio Lasta (reporter), dal dott. Alessandro Caffi (Deputy Head of Investiments della Conferenza Episcopale Italiana) e dalla docente Claudia Mazzucato (Professore Associata di Diritto Penale presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali della nostra Università). Focus della mattinata è stata incentrata sull’importanza dell’impatto delle scelte del singolo cittadino e delle istituzioni internazionali nell’impegno al progresso. Il pomeriggio ci ha visto partecipanti attivi di un talk show organizzato dall’Istituto Giuseppe Toniolo in cui si è discusso di scienza, nuove tecnologie, un nuovo approccio al mondo dei social ed infine abbiamo avuto modo di analizzare alcune opere d’arte alla luce delle scoperte in ambito oftalmologico. Protagonista indiscussa dell’intero Festival è stata l’udienza con Papa Francesco in ricordo della beata Armida Barelli, fondatrice, con padre Agostino Gemelli, del nostro Ateneo e della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica Italiana a cui è seguita la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Milano, S.E.Mario Delpini. Come ha ricordato il Santo Padre, la beata Armida Barelli è per noi punto di riferimento, donna e sorella maggiore, esempio di perseveranza e tenacia. La beata è stata una donna che ha saputo guardare oltre quelli che erano i limiti imposti dalla società del tempo e ha saputo trasformare in possibile l’impossibile dando vita con Padre Agostino Gemelli all’Ateneo dei Cattolici Italiani.

Nel pomeriggio di sabato abbiamo avuto modo di vivere un momento di confronto e convivialità prendendo parte ad attività ricreative come tornei sportivi e visite guidate della Capitale organizzate appositamente dai collegiali romani. In serata si è tenuto poi un evento il cui ricordo certamente ci accompagnerà per sempre: una cena di gala a scopo benefico il cui ricavato sarà devoluto all’associazione “Il laboratorio di Chiara” che si occupa dei malati oncologici pediatrici. Dopo i saluti iniziali del Magnifico Rettore ed il caloroso ringraziamento da parte dei rappresentanti dei collegi di Milano, Roma e Piacenza a chi ha reso possibile l’intera organizzazione dell’evento, si è potuto vivere un magnifico momento di divertimento degustando prelibate pietanze. Evento conclusivo è stata la celebrazione eucaristica, in occasione della 99esima Giornata Universitaria, tenutasi presso il campus Romano preseduta da Monsignor Giuliodori che i collegi hanno voluto omaggiare con il dono di un pastorale presentante l’effige del Sacro Cuore per la ricorrenza del quarantesimo anniversario dal proprio ordinamento. L’intero Festival è stato per noi tutti momento di crescita personale e collettiva contribuendo a rafforzare il senso di comunità e coesione che contraddistingue l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Da studentessa mi ritengo orgogliosa di appartenere ad un Ateneo che scommette sulla formazione non meramente professionale, ma anche umana di noi adulti del futuro. È per noi studenti meraviglioso sapere che vi sia qualcuno che sogna il nostro futuro e per cui la nostra crescita sia priorità assoluta come asserito dalla dottoressa Elena Marta presidente della Fondazione EduCatt durante l’incontro di apertura del Festival. Porto a casa con me la consapevolezza ancor più profonda che solo la conoscenza potrà salvarci dal baratro. Ricorderò le parole di Monsignor Giuliodori durante le celebrazioni in occasioni della novantanovesima Giornata Universitaria: “conoscere per amare”. Per cambiare qualcosa, per comprendere l’altro, per contribuire al progresso scientifico e tecnologico è infatti necessario conoscere e dare il meglio nell’esercizio della propria missione non solo in quanto professionisti ma come esseri umani e pensanti.

A cura di Alessia Valenziano

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