MILANO

Milano”

Milano corre.

Corre sottoterra,
Nei fili elettrici dell’ultima metro,
E sui binari impregnati di sogni
Su cui sfreccia il vagone della notte.

Milano corre.

Corre negli occhi verdi di un bambino
Che gioca a pallone davanti al Cenacolo Vinciano,
Avvolto nel grembiulino blu
Di una promessa d’estate.

Milano corre.

Corre ogni pomeriggio di sole,
Lungo i bordi di una coperta
Stesa all’ombra di Parco Sempione
E sulle bottiglie di vino colme di vita.

Milano corre.

Corre sulle dita svelte
Di un’amica dai capelli neri,
Che racchiude tabacco nei segreti del mattino
Sulla Darsena ai Navigli.

Milano corre.

Corre sulle bancarelle
Di un mercatino dell’usato
Ogni sabato mattina,
Nascosta nel sapore del caffè.

Milano corre.

Corre nel palmo cauto di un anziano
Che getta molliche ai becchi
Nel caos accecante
Di un’assordante Piazza Duomo.

Corre sempre,

Su un tram storico
Vuoto come lo stomaco
Di chi ha nostalgia di casa,

E sul trucco sbavato
Di tre ragazze indomite
Di ritorno da Quarto Oggiaro.

Corre nella Galleria
Come fosse la Torre di Babele,
Nelle mille lingue e nelle mille stelle
Di chi ha lasciato un paese per correre qua.

Corre con tutti,

In una corona d’alloro
Per il laureato,
In un esame convalidato
E in quello che non hai passato.

Corre in un bar,
Nella luce cristallina
Del Campari di qualcun altro,

E nel dragone d’inverno
Durante il Capodanno,
Sulla strada di China Town.

Corre nei tacchi di una giovane sola
Nel buio della grande città,
E nella maratona di un ragazzo
Che non ti risponderà.

Milano corre.

Nell’immenso silenzio
Di Sant’Ambrogio a dicembre,
E sulle labbra appena fiorite
Di una coppia a City Life.

Corre nelle settimane di
Arte, moda e design,
In una mostra visitata con una nuova sorella.

Corre su un tappo di sughero
Che segna la mezzanotte
Nel sussurro tiepido
Di Santa Maria delle Grazie,

E in una gita a Como,
In un treno malmesso a Milano Centrale,
Nel sorriso smarrito di una madre straniera
Che viene a trovare una figlia cambiata.

Corre nelle vene delle menti brillanti,
Di amiche geniali e storie vincenti,
E ti chiede un racconto nuovo
Per sapere come andrà.

Ma tutto questo correre, poi,
Che senso avrà?
Non ti scappa di mano la vita?

È come uno spettacolo
Nel rosso scarlatto del Teatro alla Scala,
Come la docile voce
Di una cartomante nella luna di Brera.

E tu non corri.
Non ce la fai.
Ma il passo tuo, Milano lo rispetta.
E tu la ringrazi

Per la vita che hai.

A cura di Francesca Germano

Milano in 1 giorno: cosa vedere e cosa fare | YesMilano

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